Viterbo: Santa Rosa

La santa patrona della città, così descritta nelle pagine di "Vita di S. Rosa da Viterbo" 
edito nel 1929 dall' Unione Giovanile Cattolica
 
(clicca l'immagine qui sotto)
 
 
La Santa
 
 
 
 
 
 
 
I Facchini
 
 
 
La Chiesa di Santa Rosa (ex San Damiano)
 
 
 
 
Urna e Reliquiario
 
 
 
 
Casa di Santa Rosa ed interni del Monastero
 
 
 
Serie di Cartoline dedicate alla vita della Santa, disegnate da Giambattista Conti nel 1930 c.
 
 
 
 
 
 
Serie di cartoline dedicate alle sculture di D. Mastrojanni sulla vita della Santa
 
 
La Chiesa della Crocetta (ex Santa Maria in Poggio)
 
 
 
"Saluti da Viterbo" con Santa Rosa
 
 
La Macchina di Santa Rosa
 
Tradizione che inizia il 4 Settembre 1258, giorno in cui le spoglie della Santa (morta nel 1251) vennero traslate dalla chiesa di
Santa Maria in Poggio (l'attuale chiesa della Crocetta), alla chiesa di San Damiano (l'attuale chiesa di Santa Rosa).
 
La sera del 3 Settembre Viterbo festeggia la santa patrona della città con il trasporto della "Macchina di santa Rosa", una costruzione
che oggi sfiora i 30 metri di altezza, portata a spalla da circa 100 persone, denominati "facchini", che indossano un tradizionale
abbigliamento bianco con fascia rossa in vita, fazzoletto bianco in testa ed il "cuscinetto", ovvero una specie di piccolo cuscino
munito di cinghie per fissarlo alla spalla o al collo e che serve ad ammortizzare un po' il peso.

I facchini sono divisi in "spallette", cioè coloro che portano il peso sulla spalla destra o sinistra e "ciuffi", cioè coloro
che portano il peso sul collo. In passato, quando la "Macchina" arrivava a 20 metri di altezza, si usavano legno,
ferro e cartapesta per costruirla. Ora lo studio del baricentro e l'uso di materiali quali l'alluminio per la struttura consentono
una costruzione più alta ed un trasporto abbastanza sicuro ma bisogna ricordare che il tutto è affidato ai "facchini".

Sono loro che debbono sopportare il peso che, secondo la pendenza e la sconnessione del terreno e le oscillazioni
della "Macchina" varia da 50 a 150 kg. per ogni "facchino".

Il percorso della "Macchina" va da porta Romana sino alla chiesa di santa Rosa, passando per via Garibaldi, piazza
Fontana Grande, via Cavour, piazza del Comune, via Roma, piazza delle Erbe, corso Italia, piazza del Teatro
ed è suddiviso in tappe, per consentire ai facchini" di riposarsi ed al pubblico di ammirare la "Macchina".

L'ultima tappa, da piazza del Teatro alla chiesa di santa Rosa è in salita e viene compiuto di corsa.
 
 
                                                                                 mod. Angelo Papini 1832 e 1843                                   mod. Virgilio Papini 1899/1909
 
 
 
mod. Virgilio Papini 1910/1914
 
 
Piccola Macchina realizzata per il Museo Etnografico Italiano nel 1911
 
 
mod. Virgilio Papini 1918/1923
 
 
 
mod. Virgilio Papini 1824/1939
 
 
mod. Virgilio Papini 1947/1951
 
 
mod. Rodolfo Salcini 1952/1958
 
 
 
mod. Angelo Paccosi 1959/1966
 
 
mod. Giuseppe Zucchi 1967/1978
 
 
 
mod. Maria Antonietta Palazzetti 1979/1985
 
 
Varie
 
 
Cartoline Doppie della Macchina di Santa Rosa
 
mod. Virgilio Papini 1910/1914
 
 
mod. Virgilio Papini 1918/1923
 
 
mod. Virgilio Papini 1924/1939
 
 
mod. Rodolfo Salcini 1952/1958
 
 
mod. Angelo Paccosi 1959/1966